Nella nostra scuola, come modalità di organizzazione delle attività, viene utilizzata anche la modalità del laboratorio, termine che rimanda ad una polivalenza di significati: fa pensare all’idea del lavoro, ma anche alla capacità di agire per pensare e di pensare agendo.
Attraverso il laboratorio il bambino: agisce, pensa, pensa facendo, pensa per fare.
La scelta implica il superamento del metodo della “comunicazione-lezione frontale” in favore di una sperimentazione concreta.
I bambini di questa età imparano solo facendo (il pensiero operativo di Piaget).
Nella nostra scuola educhiamo alla vita quotidiana, riteniamo importante far acquisire ai bambini autonomie nella gestione della giornata scolastica con un ruolo da protagonista.
La didattica laboratoriale si connota per questa centratura sul fare dei bambini.
Tuttavia, il fare da solo non basta, rischierebbe di essere un fare senza imparare, senza trarre le conclusioni, orfano dell’elemento fondante di ogni apprendimento reale quale il pensiero, la riflessività e la consapevolezza. È un passaggio fondamentale quello di educare ed abituare i bambini a soffermarsi sulle cose. La didattica laboratoriale deve quindi connotarsi attraverso una forte centratura sulla rielaborazione, per aiutare i bambini a comprendere il processo che ha portato alla soluzione del problema, ponendo attenzione alla generalizzazione e alla creazione di modelli interpretativi. Per noi la citazione attribuita Confucio “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo”, ha bisogno di essere completata con “…se rielaboro possiedo”.
Quando il bambino si sente rispettato e competente, raggiunge un livello di benessere emotivo molto più alto rispetto ad un bimbo a cui viene indicata, in continuazione e con meticolosa precisione, la modalità in cui deve essere svolta una determinata attività. Pertanto, nei nostri laboratori le insegnanti assumono una modalità di “regia” nel predisporre l’ambiente laboratoriale e di “accompagnamento” durante la fase operativa, dove il bambino fa e sperimenta e l’adulto evidenzia il valore di ciò che il piccolo ha fatto senza quasi rendersene conto. L’adulto predispone il materiale, suggerisce alcune modalità di utilizzo ma per il resto tende a lasciar liberi i bambini di scegliere l’attività che preferiscono e di dedicarvisi per tutto il tempo che desiderano. Nella maggior parte dei casi i bambini scelgono le occupazioni che catturano il loro interesse ed è proprio questa alta motivazione che li porta a cercare, provare e sperimentare nuove modalità di utilizzo dei materiali presenti nel laboratorio.
Gli insegnanti presenti nei laboratori, oltre ad offrire stimoli su come orientare le diverse sperimentazioni e utilizzo dei materiali, osserveranno i bambini e li orienteranno verso occupazioni ritenute più idonee, presentando loro nuove sfide e nuove aree di esplorazione (rappresentate anche da altri laboratori).
Il tempo dedicato ai laboratori comprende anche una fase di preparazione dei materiali e di riordino degli stessi in fase di chiusura. In questo modo i bambini imparano a gestire la loro comunità con senso di corresponsabilità, affinano capacità di indipendenza.
Le attività proposte attraverso i laboratori intendono educare il bambino nella sua globalità coinvolgendo la sfera corporea, quella emotiva, quella razionale e quella creativa. Si svolgono il mattino per dare a tutti i bambini la possibilità di accedervi.
I laboratori variano di anno in anno in quanto vengono definiti all’inizio dell’anno educativo sulla base dei bisogni specifici dei bambini.
Le attività didattiche sono così ampliate ed integrate da altri nuclei progettuali. Tali proposte, discusse e concordate con le singole assemblee di sezione, non sono aggiunte, ma sono inserite nella programmazione educativa e didattica annuale e triennale e contribuiscono allo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale del bambino.
Rientrano in quest’ambito gite, visite didattiche per conoscere il patrimonio storico ed artistico del territorio. Con la collaborazione dei genitori si organizzano gite e uscite di istruzione. In linea generale prevedono visite ai parchi naturali, località di interesse ludico, motorio e paesaggistico e comunque sono pertinenti alla programmazione dell’anno scolastico in corso. In particolare, negli ultimi anni i bambini accompagnati dalle insegnanti si recano in visita presso le “Fattorie Didattiche” presenti sul territorio. Qui i bambini, oltre ad osservare animali e spazi paesaggistici difficili da trovare in città (orti, vigneti, stalle…), possono vivere una giornata all’aria aperta a contatto con la natura scoprendo un modo diverso e speciale per fare scuola.
Nell’ambito di ricerca scientifica o d’ambiente si effettuano brevi escursioni nel territorio circostante costruendo così una rete di relazioni con altre agenzie educative (biblioteca, teatro, altre scuole, mostre).
Lavagna interattiva multimediale correlata di 1 Videoproiettore, impianto audio e 1 pc portatile per il suo utilizzo.
Nella nostra scuola, come modalità di organizzazione delle attività, viene utilizzata anche la modalità del laboratorio, termine che rimanda ad una polivalenza di significati: fa pensare all’idea del lavoro, ma anche alla capacità di agire per pensare e di pensare agendo.
Attraverso il laboratorio il bambino: agisce, pensa, pensa facendo, pensa per fare.
La scelta implica il superamento del metodo della “comunicazione-lezione frontale” in favore di una sperimentazione concreta.
Laboratorio di inglese.
Il laboratorio è gestito dalla maestra Martina laureata in lingue per favorire l’apertura e la sensibilizzazione a universi culturali e concettuali diversi dai nostri, per un corretto rapporto con la diversità, il laboratorio si propone di stimolare nel bambino la curiosità verso i moduli e strutture comunicative differenti dalle proprie, rafforzandone inoltre l’identità nel confronto interculturale.
Laboratorio di musica.
È un laboratorio dove si utilizza la musica per educare. La musica ha una forte valenza pedagogica e qui i bambini mezzani e grandi vengono educati a distinguere il suono dal rumore; vengono educati al ritmo percependolo a livello corporeo e di gruppo; vengono educati a cogliere la musicalità dentro le parole, il linguaggio, il movimento.
I bambini saranno immersi in ambienti sonori articolati che il formatore e il percussionista indirizzeranno verso l’espressione di un’armonia di gruppo.
“L’ambito sonoro – musicale valorizza lo sviluppo delle capacità del bambino ed è uno strumento fondamentale per facilitare l’interazione dei bambini tra di loro.
Laboratorio di motricità
il laboratorio nasce dalla consapevolezza dell’importanza del proprio corpo, quale veicolo privilegiato per i bambini per formarsi un’identità personale positiva. L’attività centrata sul gioco spontaneo, sull’attività concreta e sull’espressività e regolazione emotiva. Il bambino viene accolto nella sua globalità: Corpo-Emozione-Relazione
Laboratorio di religione.
Con questo progetto si vuole far scoprire ai bambini che tutto ciò che suscita in loro pensieri e sentimenti di scoperta e meraviglia è un dono di Dio Creatore.